Da molti anni mi occupo di questioni legate all’invecchiamento normale e patologico, con particolare attenzione alle malattie neurodegenerative, così come alle condizioni di salute delle persone che assistono un familiare ammalato (i caregiver) e alla qualità dei luoghi di cura. Questi interessi si sono concretizzati in attività di ricerca, didattica e clinica. Nel corso degli anni ho infatti collaborato con case di riposo e strutture riabilitative, svolgendo anche attività di valutazione e diagnosi dei disturbi cognitivi e partecipando attivamente alla realizzazione di piani assistenziali individuali.

L’approfondimento delle tematiche legate alla malattia, all’assistenza di un congiunto in difficoltà e al fine vita si è tradotto, fra l’altro, in pubblicazioni scientifiche e nella partecipazione a convegni, oltre all’attività di insegnamento (per esempio presso il Master in Psicologia dell’Invecchiamento, il Master Death Studies & the End of Life, la Facoltà di Medicina) e alla collaborazione con altri enti di formazione.

Nello specifico pongo attenzione non solo ai sintomi manifestati dal paziente ma anche agli effetti – pratici e soprattutto emotivi – che questi hanno su di lui e sul suo caregiver, in particolare laddove si assiste al disgregarsi dell’identità del singolo e della diade. In situazioni analoghe a questa poter usufruire di un supporto qualificato consente di affrontare in un contesto emotivamente protetto le tematiche della perdita, migliora la qualità della relazione e tutela rispetto al rischio di sviluppare in tempi successivi disturbi legati al carico assistenziale e/o al distacco.