L’approccio cognitivo-comportamentale nella mia pratica clinica mette al centro dell’intervento non solo il singolo che manifesta il disagio, ma tutti gli attori che ruotano intorno ad esso. Alla base di ciò vi è una valutazione attenta che tiene conto delle caratteristiche cognitive ed emotive nonché delle relazioni del soggetto negli ambienti di vita.

In questo modo l’intervento è concepito non come una “cura” del disagio, ma come implementazione del valore e delle competenze dell’ individuo, nella famiglia e nella scuola.

Membro del CDA, all’interno della Cooperativa coordino l’area di Servizi educativi rivolti a bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche e di apprendimento attraverso la supervisione degli operatori e la gestione dei rapporti tra le diverse figure di riferimento (famiglia, scuola, altri enti coinvolti).